Alessandro 33 anni
Sono un ragazzo normale, una laurea, un lavoro in proprio, mi piace la natura, fare sport e adoro gli animali.
Ma tendo a prendermi un po' troppo cura degli altri e questo ha fatto sì che ad un certo punto della mia vita io abbia incontrato solo fidanzate bisognose di aiuto, anche se apparentemente molto diverse fra loro
Il concetto di farsi aiutare se uno ha bisogno per me non è un problema: sono stato uno sportivo di élite e avevo un allenatore che mi seguiva, mi correggeva e mi spronava. Senza il suo aiuto non avrei mai vinto nessuna gara.
E poi, come si va dal dentista se si ha mal di denti, si va da un altro professionista quando abbiamo problemi di natura diversa. Nonostante questo, ho atteso parecchi mesi prima di decidermi finalmente a telefonare a Luisella.
Ero appena uscito da una storia che mi aveva sfinito.
Come ho già detto, sono generoso e mi fa piacere poter condividere … ma mi sono ritrovato risucchiato dentro a un vortice di richieste e di esigenze sempre maggiori.
Eppure sapevo benissimo qual è il mio principale schema di funzionamento.
Quello che non è stato facile da capire è come la richiesta di attenzione e di supporto da parte dell'altro potesse essere così diversa da indurmi a ripetere lo stesso errore.
La mia ultima fidanzata era autonoma, indipendente, con un lavoro suo che le recava soddisfazione, sportiva come me …. e totalmente diversa dalla penultima del tipo un po' dipendente e senza iniziative. Eppure avevano qualcosa di fondamentale in comune .. ma l'ho capito solo alla fine della relazione, quando oramai ero anche dimagrito, consumato dal dare, ricevendo sempre meno in cambio.
La disciplina imparata con lo sport mi ha aiutato a seguire l'allenamento che Luisella mi ha dato. Non è stato facile. Non è mai facile diventare consapevoli delle proprie zone d'ombra, delle proprie debolezze, delle cose che si fanno per far piacere agli altri ma che in realtà non abbiamo assolutamente voglia di fare.
Non è stato facile vedere come funzionavo e decidere di cambiare. È un lavoro complesso che parte dal corpo per arrivare altrove.
Questo percorso mi è servito per diventare più “sano”, ho finalmente incontrato una ragazza “normale” con la quale ho un rapporto più equilibrato.
Mi accorgo di quando vado oltre, di quando divento eccessivo … per paura di perdere le altre persone. Riesco a sentirmi meno chiamato in causa nelle varie situazioni anche lavorative, e meno attaccato; in certe contesti osservo e rifletto prima di agire, e a volte … non agisco affatto. Cosa che mi sembrava impossibile fino a qualche tempo fa.
Ma ogni tanto ritorno a “fare il tagliando”, come lo chiamo io. Perché so che solo un allenatore può vedere quelle cose a noi sfuggono, o che pensavamo di avere già capito e superato. Il tagliando che facciamo alla nostra auto ne garantisce efficienza e prestazioni elevate …. anche noi in fondo siamo “macchine umane” e abbiamo bisogno periodicamente di una messa a punto.
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