Sempre a proposito dell'Assemblea di Condominio, scelta come momento clou particolarmente richiedente sotto vari punti di vista, vediamo questa volta un altro strumento: la postura, che, se utilizzato, può aiutare a gestire meglio se stessi e avere un discreto impatto sull'andamento della serata.
La postura dunque è uno strumento: a seconda di quella che assumiamo, inviamo messaggi non verbali, e noi stessi – se prestiamo attenzione al nostro corpo - possiamo sentirci molto diversi.
É chiaro che affrontare di sera un'Assemblea non è certo il principale desiderio per concludere al meglio la giornata lavorativa. Arrivare con il peso delle molte ore trascorse a parlare, trattare, telefonare, relazionarsi con gli altri ci rimane prima di tutto sulle spalle, che per l'occasione si curvano un po' in avanti, trasmettendo un messaggio di scarsa determinazione, stanchezza e globalmente mancanza di apertura e di ascolto. Modificare la postura richiede attenzione e un po' di allenamento: i consueti schemi di postura, di movimento, di atteggiamento e di pensiero, sono molto allenati e costantemente attivi nel nostro corpo.
Tuttavia, se accettiamo di focalizzare un po' della nostra attenzione su questo aspetto, riusciremo a cambiare prima di tutto il nostro umore, il nostro livello di energia, e, di conseguenza, l'impatto psicofisico sugli altri.
La postura è il frutto di innumerevoli azioni ripetute ed eseguite per anni, Aristotele affermava “Noi siamo quello che ripetiamo”. Semplici azioni come quelle quotidiane, ripetute centinaia di volte ogni giorno, modellano, oltre ai muscoli, persino le ossa, e tradiscono il nostro atteggiamento nei confronti del prossimo e, in generale della vita.
La difficoltà che si prova a cambiare un'attitudine fisica o mentale è direttamente collegata alla potenza e frequenza della ripetizione automatica della stessa, perchè va a toccare un'abitudine già acquisita. Una postura “sbagliata” esprime sempre lo stress che l'ha creata e, nella maggior parte dei casi, è dovuta a un'eccessiva tensione muscolare e/o a una forte intensità emotiva, ingredienti entrambi presenti nella situazione dell'Assemblea.
Quindi,se vogliamo investire in un cambiamento migliorativo dobbiamo prima di tutto prestare attenzione alla nostra postura quando scendiamo dall'auto e ci avviamo all'appuntamento. È indispensabile dedicare qualche minuto di attenzione che ci permetterà, prima di tutto, di sentire fisicamente il corpo (e purtroppo anche la stanchezza e le tensioni muscolari accumulate). A questo punto, dopo aver preso consapevolezza di “come” stiamo in piedi, possiamo scegliere di respirare nel petto, ampio quanto i nostri muscoli contratti ce lo permettono. Sono necessarie più respirazioni per poter “allargare” la zona e ottenere l'effetto di portare indietro le spalle.
Qualsiasi sia la serata che ci attende, il nostro atteggiamento può migliorarla o peggiorarla. Se non ci crede provate (PRIMA) questo semplice esercizio per almeno 1': seduti, lasciatevi sporgere in avanti quanto riuscite, quasi a portare la testa tra le ginocchia e notate che umore avete; ora raddrizzatevi, appoggiate la schiena allo schienale e i piedi sul pavimento, aprite il petto e respirate, con la testa alta guardando davanti a voi … notate la differenza?
2012 - 2015 © Luisella Urietti - P.IVA 08514010019 - All rights reserved - Privacy Policy - Cookie Policy